Nel 2009 la Nuovospazio Edizioni – Venezia ha creato una collana di letteratura ed ha riproposto alcune delle opere del giornalista e scrittore Mario Ancona, raccolte di racconti, di reportages, poesie e romanzi in coedizione con altre case editrici che in anni precedenti avevano pubblicato queste opere.
BIOGRAFIA DI MARIO ANCONA
Mario Ancona nasce a Ferrara il 9 Novembre 1917, profugo da Venezia dopo Caporetto e muore a Udine, dove si è recato per motivi di salute. Trascorre la sua vita a Venezia, tranne che per brevi periodi legati alla sua professione di giornalista e alle persecuzioni subite durante le leggi razziali. Insegnante, giornalista, poeta e scrittore esordisce giovanissimo come collaboratore di giornali e riviste di montagna, collabora in seguito a molti quotidiani. Nell’immediato dopoguerra collabora al Giornale delle Venezie, alla Gazzetta Veneta, al Gazzettino Sera, Notiziario di Messina e della Calabria.
Trasferitosi a Milano, viene assunto al Milano Sera. Rientrato a Venezia, lavora come corrispondente dalla sua città e come collaboratore di terza pagina per molti quotidiani, fra cui L’Ora di Palermo, Il Gazzettino di Venezia, L’Adige di Trento, La Tribuna del Mezzogiorno e Il Messaggero Veneto di Udine. Come giornalista e inviato speciale ha effettuato numerose inchieste in Italia e all’estero e si è occupato, a partire specialmente dagli anni ottanta, di critica letteraria, teatrale, artistica e cinematografica.
Ha collaborato a numerosi periodici, La lanterna, Domani, Paese libero, Mediterranea, Gente nostra, Il Cineamatore, Informatore librario, Adige panorama, Regioni panorama, Contrappunto, La Tribuna letteraria e altri.
Ha pubblicato otto libri: Dentro il recinto e fuori, Poesie, Rebellato Editore,1978 e Nuovospazio Edizioni-Venezia 2009; L’altra condizione, racconti ed elzeviri, prefazione di C. Della Corte, Lalli Editore, 1980 e Nuovospazio Edizioni-Venezia, 2009; Tetti di Falasco, romanzo, Piovan Editore, 1987, prefazione di C. Della Corte, primo premio per la narrativa nel concorso di “Villafranca Padovana – Dai Grandi” sulla civiltà della campagna veneta; Una manciata di Parigi, poesie, Piovan Editore, 1990 e Nuovospazio Edizioni-Venezia, 2009, prefazione di P. Ruffilli; Strasseferùt, poesie in veneziano con disegni di Virgilio Guidi, Piovan Editore, prefazione di D. Coltro, Premio veneto 1989, prima edizione febbraio 1990, seconda edizione febbraio 1991; Nei giorni coi giorni verso la fine dei giorni, poesie, prefazione di B. Rosada, Venilia Editrice, 1993 e Nuovospazio Edizioni-Venezia, 2009; Un libro, un cane e una bottiglia di latte, prefazione di G. Turcato, Edizioni del Leone, 1995 e Nuovospazio Edizioni-Venezia, 2009; La Costrizione, Lalli Editore, 1997 e Nuovospazio Edizioni, 2009. Tutte le opere di Mario Ancona edite dalla Nuovospazio Edizioni hanno in copertina opere dell’artista Luciano Chinese.
Alcune poesie di Mario Ancona sono state tradotte in serbocroato, in sloveno e in spagnolo e sono apparse rispettivamente nella rivista di Belgrado Bàgdala, nel quotidiano di Lubiana Dnevnik e in un’antologia iberica, edita a cura della Diputacion de Ciudad Real, Texto para Angel Crespo, in tre riviste spagnole a diffusione internazionale, Hora de poesia, Salina, Alora, la bien cercada e in una plaquette edita a Barcellona da Café Central.
Ci sono due romanzi inediti di Mario Ancona, Ribes nero e La ricorrenza.
Mario Ancona racconta poco di se stesso nelle biografie che presenta ai suoi lettori, ma si racconta nelle opere. Racconta la sua vita segnata dalle persecuzioni quando, ancora ragazzo si scopre “diverso” e non capisce perché, costretto a non frequentare l’università, ad interrompere le collaborazioni alle riviste per cui scriveva e nella poesia “Ebreo per caso” racconta, nei ritmi di una ripetizione quasi ossessiva di protesta, la sua storia di mezzo sangue, figlio di padre ebreo e di madre cristiana. Nel libro Un libro, un cane e una bottiglia di latte narra, nella forma di un racconto, la propria storia di ragazzo rifugiato, in uno squarcio di storia veneziana. Queste sono le uniche due opere in cui parla della propria storia di ebreo che pur avendolo profondamente segnato cercava di non ostentare, in un profondo spirito di tolleranza e di laicità.
Le altre opere, romanzi, poesie, racconti sono molto legate alla sua professione di giornalista e alle inchieste effettuate come corrispondente e come autore di reportages. Il piccolo libro di poesie Una manciata di Parigi inventa una forma di poesia che lui stesso chiama “poetry-news” in quanto annota le sue impressioni sui vari ambienti parigini e sull’evoluzione della città in versi, trasponendo in poesia quella che è la sua abitudine all’inchiesta. Tetti di Falasco e La costrizione sono due romanzi-inchiesta, l’uno sulla situazione del polesine del dopoguerra e l’altro sulla scuola laica e religiosa, pubblica e privata con sullo sfondo la Venezia dell’epoca. Infine una ricerca linguistica colta nell’unica raccolta di versi in veneziano, Strasseferùt, in cui appare un’autentica Venezia nella sua trasformazione.